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'esagonette' secondo lo stile di Marsiglia, con l'impiego di maestranze francesi.
Nel 1887 è ancora una volta un francese, Paul Michallet, coadiuvato nelle funzioni di
direttore dello stabilimento dal socio in affari Clement Matton, a insediare in Vado una
fabbrica di prodotti refrattari, attività destinata a un significativo successo in quanto
collegata allo sviluppo, nella vicina città di Savona e ancora di più nell'area genovese,
dell'industria siderurgica e chimica.
Nasce così nel 1840, grazie all'intervento di Bourniquez, la prima moderna fonderia di
ghisa della Liguria occidentale; si deve a due imprenditori della Savoia, Giuseppe Tardy e
Stefano Benech, l'origine della grande industria siderurgica nell'area portuale savonese
(1861); ma si dovrebbero ricordare anche le operazioni imprenditoriali di Galopin-Sue,
Jacob e Cie, di Martinet & Fratelli Sevez e soprattutto di Servettaz nell'ambito delle
attività metallurgiche, così come gli interventi di Silvestre Allemand nel settore
alimentare (frutta candita) e di Giovanni Margreth in quello delle acque gassate
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.
Proprio Michallet dovette avere un ruolo nell'insediamento a Vado Ligure di Gu-
stavo Révol
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. È dunque probabile che Révol attinga da Michallet le prime informazioni su
Vado e forse dallo stesso sia stato persuaso a costruire qui un suo stabilimento.
L'impianto sorge sulla sponda sinistra del torrente Segno, in quelle aree che erano
state ricavate in seguito all'arginazione del torrente e alla realizzazione della strada che
doveva congiungere il litorale vadese a Segno, opera condotta dal consorzio per la strada
Vado-Segno. Qui Révol struttura un impianto di moderna concezione dotato di due
fornaci e di ambienti destinati a laboratorio, officina, magazzino, uffici, riproponendo a